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3 consigli per affrontare un colloquio di lavoro a cura di Benedetta Melis, Career Coach & Talent Acquisition Specialist Radar Academy

Quali sono le domande che i recruiter rivolgono ai candidati? Come rispondere per essere selezionati? Quanto è importante curare lo standing? Ne parliamo con Benedetta Melis, Career Coach & Talent Acquisition Specialist Radar Academy. Grazie ai suoi consigli saprai come presentarti al meglio, catturare l’attenzione dei recruiter e ottenere il lavoro desiderato. 

Affrontare un colloquio di lavoro può essere fonte di stress e preoccupazione, a tal punto da disincentivare molte persone a candidarsi nonostante l’ottima preparazione e l’affinità con la posizione desiderata.

Conoscere nello specifico cosa si nasconde dietro un processo di selezione, avere un’idea di quelle che possono essere le domande più usuali che i recruiter rivolgono ai candidati e sapere in che modo gestire le risposte è fondamentale per arrivare preparati e accantonare le preoccupazioni.

Basti pensare che nella maggior parte dei casi la fase di colloquio rappresenta uno step successivo alle fasi di screening del Curriculum Vitae, accompagnato dalla Lettera di Presentazione, e intervista telefonica. In altre parole il candidato convocato a colloquio è già stato valutato come potenzialmente interessante e sarà proprio l’incontro “vis a vis” a determinare l’esito delle selezioni.

Abbiamo chiesto a Benedetta Melis, Career Coach & Talent Acquisition Specialist Radar Academy, come affrontare un colloquio di lavoro e fare la differenza.

 

Colloquio di lavoro: cosa interessa ai recruiter?

Tanti gli aspetti da tenere in considerazione durante l’incontro con i selezionatori, dal modo di presentarsi alla scelta delle parole con le quali parlare di sé e delle esperienze maturate.

Secondo Benedetta Melis è importante porre l’attenzione su 3 aspetti fondamentali:

  • Standing
    Un aspetto formale può senza dubbio aiutare a trasmettere professionalità e cura. Se il colloquio si svolge online è bene disporre anche di una postazione adeguata, possibilmente con una parete neutra alle spalle e lontana da rumori di sottofondo per non distrarre l’attenzione del recruiter.
  • Conoscenza dell’azienda
    L’annuncio di lavoro è un vero e proprio messaggio dal quale partire per raccogliere quante più informazioni possibili sull’azienda, sui suoi prodotti o servizi, sui suoi valori e così via. Arrivare preparati al colloquio di lavoro significa anche conoscere l’azienda per la quale ci si sta candidando. Quale modo migliore di questo per trasmettere interesse verso la realtà nella quale si vorrebbe lavorare?
  • Presentazione breve e tante domande
    L’abbiamo in parte già detto, i candidati convocati a colloquio sono stati già valutati a partire dal CV. Pertanto è inutile dilungarsi in presentazioni prolisse, al contrario meglio essere brevi e concentrarsi sulle skill maturate. Largo spazio alle curiosità e agli approfondimenti: una delle domande che i recruiter rivolgono più spesso ai candidati riguarda proprio la richiesta di informazioni o chiarimenti sul ruolo che vorrebbero ricoprire, dal tipo di mansione all’organizzazione interna. 

E ora passiamo alla pratica: come prepararsi per affrontare un colloquio di lavoro e farsi notare dai recruiter? 

 

Colloquio di lavoro: tutte le cose da sapere per essere selezionati

Immaginiamo di essere stati convocati dai recruiter che si occupano delle selezioni del personale. Se davvero desideriamo iniziare la nuova avventura lavorativa per la quale ci siamo candidati è bene prepararsi al meglio. Nel video i consigli di Benedetta!

 

 

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