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Differenza tra Manager Sportivo e Procuratore Sportivo

Scritto da Genny Di Filippo | 10-nov-2021 9.30.00

Le due professionalità in ambito sportivo, pur avendo diversi punti in comune, conservano caratteristiche distintive che vale la pena conoscere se si aspira a fare carriera in questi settori.

Il mondo dello sport per molti è solo intrattenimento, passione, tempo libero. Per tanti altri, invece, rappresenta un vero e proprio lavoro. Basti pensare agli atleti, agli sportivi, ma anche a tutte le professionalità che gravitano intorno a questo settore con un fatturato da cifre esorbitanti.

In questo articolo approfondiremo la conoscenza del Manager sportivo e del Procuratore sportivo, con l’obiettivo di aiutare le persone potenzialmente interessate a costruire una carriera in questo settore a mettere a fuoco caratteristiche e differenze.

Si tratta di due figure professionali che operano ai vertici delle società sportive e che richiedono, oltre alle conoscenze tecniche e specifiche, una serie di competenze trasversali quali capacità di negoziare e rapportarsi con gli altri, empatia, comunicazione.

Il Manager sportivo: chi è e cosa fa

Il Manager sportivo è uno dei profili più ambiti da chi desidera lavorare nel mondo dello sport. Si tratta di una figura professionale ai vertici del settore e il suo lavoro è un lavoro di tipo prevalentemente organizzativo. 

Il Manager sportivo si occupa, infatti, di pianificare e gestire i progetti della società per quale lavora. Rivolge una particolare attenzione anche agli aspetti giuridici e amministrativi e si occupa, tra le tante cose, di verificare che i progetti siano portati avanti nel rispetto dei tempi prestabiliti e delle risorse disponibili.

Se volessimo ricostruire l’intero flusso di lavoro di un Manager sportivo ci troveremmo di fronte alle seguenti fasi di lavoro: rilevazione e analisi del bisogno, definizione e realizzazione di un piano di intervento, progettazione e realizzazione delle attività di comunicazione e marketing, valutazione e monitoraggio del piano.

La sua professionalità si inserisce bene in diversi ambienti: club, federazioni e società sportive, agenzie di comunicazione che si occupano di eventi sportivi, aziende private che si occupano della vendita e della commercializzazione di prodotti o servizi sportivi. 

Il Manager Sportivo può lavorare in regime di libera professione o può esercitare la sua attività come dipendente presso aziende pubbliche o private che operano nel settore sportivo. 

Mansioni, responsabilità e obiettivi del Procuratore sportivo

Il Procuratore sportivo è un vero e proprio intermediario: la sua attività principale, infatti, è quella di interfacciarsi tra gli atleti e la società che li ingaggia. Conosce bene il mercato di sportivo, all’interno del quale si muove con destrezza e agilità, nell’interesse di chi assiste. 

All’interno del mondo sportivo può operare in diversi ambiti, ma solitamente questa figura è maggiormente richiesta nel mondo calcistico. L’obiettivo in questo caso specifico è assicurarsi che i giocatori ottengano termini vantaggiosi all’interno dei loro contratti di assunzione, rinnovo o trasferimento.

Anche se non esiste un percorso formativo specifico per diventare Procuratore sportivo è bene sapere che per svolgere tale professione è necessario conoscere le varie diramazioni del diritto, i regolamenti sportivi a livello nazionale e internazionale, le dinamiche interne al mercato in cui agisce, le pratiche contabili e fiscali.

In Italia, inoltre, per esercitare la professione è necessario iscriversi al Registro nazionale degli agenti sportivi istituito presso il CONI a seguito della legge di bilancio del 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 373). L’iscrizione è vincolata al superamento di un esame di abilitazione unico nazionale che si divide in due parti, una organizzata dal CONI e l’altra gestita dalla federazione del professionista che si sottopone all’esame.

Per questo spesso chi aspira a diventare Procuratore sportivo sceglie di laurearsi, anche se non è necessario, in Economia, Giurisprudenza o Scienze Motorie e di perfezionare gli studi con un Master in Management dello Sport come quello erogato dalla Business School di Radar Academy.

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